giovedì 27 agosto 2009

Sono un ragazzo (?) fortunato. Come Jovanotti. O forse anche di più. Chi può dirlo?

Ascoltando i vari tg si viene a conoscenza del fatto che "la crisi è passata". Lo dice Draghi, lo dice Obama, lo dice Berlusconi. Lasciando da parte il fatto che se avessi i loro soldi, non sarebbe nemmeno cominciata, mi domandavo: ma ora che è passata, è proprio tanto diverso da quando c'era? No perchè, io tutta sta differenza mica la vedo. Non avevo una lira prima della crisi, ho continuato a non avere una lira durante la crisi e continuo imperterrito a non avere una lira, ora che è passata.

In pratica, ho attraversato questa tragedia senza accorgermene. Questa è la fortuna di essere poveri: che può succedere quello che ti pare e non ti cambia niente. Bello. Pensa invece, se fossi stato ricco: mi alzavo al mattino, leggevo i giornali e pensavo: porca puttana, il mio patrimonio è passato da seimila miliardi a quattromilacinquecento. Ed ora? Come faccio ora, cazzo? Le bollette, il giardiniere, i ventisei cuochi filippini. Chi glielo dice ora ad Armani che i seicentomila euro che gli devo, non glieli posso dare?

Lo sai cosa faccio? Smetto di giocare anche al superenalotto, che hai visto mai divento ricco, poi sai che casino.

Poveraccio quello che ha beccato il sei da cento e passa milioni. Lo aspetta una vita d'inferno. Chissà come mi invidia.

6 commenti:

  1. Ho l'onore del primo commento, sempre che riesca a postarlo... Io al superenalotto non ho neanche giocato, il solo pensiero di avere a disposizione cotanto denaro mi ha intimorito. Vado a stirare un po', così risparmio i soldi della palestra (!!!): sauna e pesi a costo zero. ^___^

    RispondiElimina
  2. Io a quelli che dicono che i soldi non danno la felicità (e di solito lo asseriscono ostentando una fastidiosissima sicumera, come se per partorire questa colossale puttanata che perfino Luca Carboni l'ha infilata in una sua canzone per dire che è una puttanata, gli ci fossero voluti anni di meditazione) io a quelli gli romperei le ginocchia a calci, ecco.

    RispondiElimina
  3. Concordo con Filippo. Buon fine settimana a te, che io la schedina non l'ho ancora controllata. Klaire

    RispondiElimina
  4. dopo quasi 50 anni con problemi e senza soldi,non mi dispiacerebbe provare i problemi di chi ne ha troppi, non si sa mai mi vada meglio

    RispondiElimina
  5. di certo se ne sono accorte le migliaia di persone che si sono ritrovate in cassa integrazione...e se ne è accorto il mio stipendio che, non so com'è, ma vale sempre meno. ma sono fortunata, ho ancora un posto di lavoro...mi scuso per la seriosità, ma su certe cose non riesco proprio a sorridere...brigantessa

    RispondiElimina
  6. @No.snob: tu sei una ragazza saggia. Hai capito perfettamente lo spirito per una vita felice.

    @Filippo: sono perfettamente d'accordo. Che poi, se ci fai caso, quelli che dicono che i soldi non danno la felicità, sono sempre quelli che i soldi li hanno. Mai sentito dire da un operaio. O da un precario. O da un operaio precario, visto che una tragedia non è detto che escluda l'altra.

    @Klaire: non la controllare, allora. Metti che poi hai vinto...vuoi rovinarti la vita?

    @Morganael: lo penso anch'io, ma poi sai che tormento quando arriva la crisi e dei tuoi mille miliardi, te ne restano solo novecento? Roba da esaurimento, direi...io resto povero, che almeno son tranquillo....

    @Brigantessa: io invece ci provo, a sorriderci. Anche perchè non più tardi di tre anni fa ero su un cancello a fare picchetti e non sapevo come sarebbe andata a finire, Poi pare sia andata a finire bene, ma quel giugno e quel luglio sotto al sole e con i poliziotti che mi chiedevano le sigarette, mica me li dimentico. L'unica cosa positiva è che dopo due mesi sul cancello, ho fatto amicizia col commissario, che non si sa mai...magari un giorno può servire....

    RispondiElimina