martedì 22 settembre 2009

Tu mi fai girar. Come una bambola, intendo. Non le palle.

Attenzione: questo post è un po' lungo, mi rendo conto, ma d'altra parte ti mette al corrente di una verità taciuta troppo a lungo ed era necessario essere precisi. In ogni caso, lo puoi leggere a puntate, tipo un pezzo oggi, uno domani e uno dopodomani. Oppure lo puoi leggere mentre sei in bagno, se hai un portatile, che magari ti stimola pure. O lo puoi non leggere proprio. Insomma, te lo devo dire io cosa devi fare?


Quando succede una disgrazia aerea, i vari tg la riportano sempre con gli stessi commenti e riportano sempre le medesime situazioni che si sono venute a creare. In una sciagura aerea ci sono tre situazioni che si ripetono imperiture nel corso dei secoli:

-intervista a colui che doveva salire su quell'aereo, ma che per qualche motivo ha perso il volo

-fra le vittime c'è sempre qualcuno che era andato in pensione da dieci giorni e che faceva quel viaggio per festeggiare

- fra le immagini dei rottami dell'aereo, c'è sempre una bambola.

Ora: visto che è matematicamente impossibile che tali situazioni ci siano su ogni aereo che precipita, vediamo di capire come si arriva a questo.

Allora: per quello che riguarda il miracolato è semplice: si prende un tizio qualsiasi, gli si danno cento euro e gli si fa dire che ha perso il volo. Infatti, se ci fai caso, il tizio che ha perso il volo ha sempre lo stesso accento del posto in cui l'aereo cade.

Il neo pensionato: qua è ancora più semplice: si prende la lista dei passeggeri, si guarda chi aveva una sessantina d'anni ed è fatta. E si risparmiano pure i cento euro, che di questi tempi non è male. Tanto voglio dire: figurati se tu che abiti ad Abbiategrasso, vai a controllare se il signor Li Don Chang di Pechino, aveva davvero sessant'anni e se davvero era andato in pensione. Al massimo puoi dire poveretto e continui a mangiare le salsicce coi fagioli.

La bambola fra i rottami: qui la faccenda si fa un po' più complicata. Iniziamo col dire che la bambola fra i rottami è fondamentale in un disastro aereo. E' fondamentale per un preciso motivo: la bambola colpisce, perchè fa capire che fra le vittime c'è anche una bambina e si sa che i bambini fanno share e quindi sponsor e quindi soldi. Ma come si arriva a filmare la bambola che spunta fra i resti dell'aereo? Seguimi.

Allora: la bambola è sempre la stessa, è palese. Infatti, se noti, è sempre macchiata nello stesso punto del volto e le manca sempre il braccio sinistro. Funziona così: la bambola, quella bambola, sono almeno quarant'anni che va in giro per il mondo, a seguire i disastri aerei. Le varie redazioni dei tg nei vari paesi, come sanno che un aereo è caduto, dicono: cazzo, un incidente aereo. Dov'è la bambola? E dunque si fa mente locale su dove sia avvenuto il precedente incidente e si chiama la redazione del tg di quel paese: salve. Chiamo dalla redazione del tg di tele Danimarca. Avete voi la bambola? E quelli di tele Antille Olandesi rispondono: no guardi, ci dispiace, ma l'abbiamo mandata il mese scorso a quelli di tele Giappone, provate a sentire loro. Comincia così un vorticoso giro di telefonate per recuperare la bambola che fa share. Una volta trovata, ci si fa spedire dal paese che ce l'aveva, la si mette nella valigia dell'inviato, che si precipita sul luogo del disastro e senza farsi notare da nessuno, la getta fra i rottami, poi la fa riprendere dall'operatore e il servizio va in onda. Noi ci commuoviamo e corriamo a comprare quei biscotti che la famiglia è unita e tutti si vogliono tanto bene.

Avrei finito.


Ogni riferimento a redazioni dei telegiornali è da intendersi puramente casuale.

Le diciture "tele Danimarca", "tele Antille Olandesi" e "tele Giappone" sono di fantasia. E che fantasia, aggiungerei.

Il signor Li Don Chang di Pechino gode di ottima salute e si sta toccando le palle.

La bambola è stata acquistata nel 1939 dal signor Hoffenback di Colonia, come regalo di Natale per la figlia Margarethe. Si ignora come essa, la bambola, sia venuta in possesso delle varie redazioni dei tg.

Il signor Hoffenback di Colonia è morto nel 1972, insieme alla figlia Margarethe, in un incidente aereo.

12 commenti:

  1. Non era mica tanto lungo questo post, però ho toccato ferro, un mio amico questa mattina è partito con un aereo....

    RispondiElimina
  2. Sono un paio di post che mi sento sempre più cagasotto.
    Che io non ci salgo sugli aerei, mi viene l'ansia a prescindere.
    Però è vero.
    Ogni volta in cui sento di quello che per un soffio ha perso l'aereo, tutte le volte penso che ha avuto il più grande culo della sua vita.
    Che io mica lo sapevo che lo pagavano.
    Se è una professione mi candido che cento euro non fanno mica così schifo.

    RispondiElimina
  3. Senti Evaso, toglimi un dubbio ché mi sto pigliando paura...Quando sono morti esattamente il signor Hoffenback di Colonia e la figlia Margarethe? Ché io sono nata in quell'anno lì e cheneso se magari non sono una reincarnazione di Margarethe o (aaaaaaahhhhh) del signor Hoffenback...? Questa cosa mi farebbe impressione assai, davvero... Poi ti mi dici che mi materializzo...Vedi...? Vedi...? Tutto torna...!(ms)

    RispondiElimina
  4. Ma è meraviglioso questo post!!! Che ridere... Anche se hai dimenticato un quarto elemento imprescindibile: la coppia appena sposata in viaggio di nozze!

    RispondiElimina
  5. ok.. meno male che non devo prendere l'aereo ...comunque mi capiterà di pensarci al momento giusto

    RispondiElimina
  6. poi un giorno mi spieghi addo' te venene sti post.......(però hai ragione)
    idem x il militare all'ultima missione......
    quello ke si doveva sposare....ecc.......io so solo ke...col tutto il rispetto....si è parlati x 2 mesi di jackson,uno di mike......spero nn dimentikeremo sti ragazzi così velocemente.....io no di certo.....visto ke erano i ragazzi ke hanno dato il cambio a mio fratello.....

    RispondiElimina
  7. sai raccontare, in modo semplice (riesco a comprendere io, quindi non può essere che così), ironico e con il giusto pizzico di surreale che mi garba assai. che poi il sur non è poi mai così lontano dal restante, difatti alla fine hai fatto la dovuta parata, che con questi tempi è più che comprensibile.
    arrivo al dunque, che non piace nemmeno a me rischiare di essere esageratamente prolissa.
    mi hai solleticato la curiosità. mi puoi raccontare che interpretazione hai dato al mio nick?
    aiutino: sono un essere sempliciotto. nulla di così complicato.
    buondì

    RispondiElimina
  8. Chiedo scusa, faccio l'anarchica e non commento il post. Forse così funziona... ^____^

    RispondiElimina
  9. Essendo io un po' maga e un po' strega(a proposito qualcuno mi spieghi la differenza)ho pensato di radunare un po di rusco (leggi ossicini unghie capelli e quantaltro) e fare un malefizio indirizzato a tutti quei giornalisti che quando scrivono mentono, fanno della retorica del pietismo del terrorismo ecc.ecc. bene, quelli li dicevo tutte le volte che fanno così ...diventano blu. Manu

    RispondiElimina
  10. se posso... ti sei dimenticato del pilota o della hostess che da lì a poco, forse l'indomani, sarebbero andati in pensione... o si sarebbero dovuti sposare... :-P baciotto dalla norina

    RispondiElimina
  11. @Pearl: tranquilla, se non è ancora in pensione, non ha niente da temere.

    @Amore_immaginato: eh lo so, ma mica ti pagano tutti i mesi. A meno che tutti i mesi non cada un aereo dalle tue parti. Informati anche sui contributi, che quelli fanno i furbi.

    @Ms.spoah: il signor Hoffenback e la figlia sono morti il 24 dicembre 1972. Era il contrappasso per la bambola regalata. No no, tranquilla: il signor Hoffemback si è reincarnato in un cavallo a dondolo.

    @Arance: hai ragione, loro mi sono sfuggiti. Saranno mica quelli che hanno perso il volo all'ultimo istante? In tal caso, la tariffa è duecento euro.

    @Morganael: se lo perdi, cade. Io lo perderei.

    @Dopodimeilnulla: questo post viene dal fatto che mi sarei un po' rotto l'anima (visto? Ho scritto "anima" invece di "coglioni": che non si dica poi, che dico le parolacce) di farmi prendere per il culo (a volte le dico, confesso) dai vari tg. Per quello che riguarda la tua speranza, temo ti dovrai rassegnare, invece: se ne dimenticheranno più in fretta di quello che credi. Credimi.

    @Ekeka.z: ho dato l'interpretazione di un'imprecazione colorita. Ho sbagliato? Se così fosse, chiedo venia...

    @No.snob: hai trovato l'inghippo ^_____^

    @Manu: esatto. Era ciò che intendevo. Certo, lo potevo dire in maniera più breve, ma avevo del tempo libero e fra scrivere due cazzate, o sentirle dire alla televisione, ho preferito scriverle.

    @Noraa: è vero. E mi sono dimenticato anche che l'hostess non voleva partire, quasi come se avesse avuto una premonizione.

    RispondiElimina
  12. centro. dopo be quiet, please. mi suonava così bene metterci ekeka.z!
    buondì :)

    RispondiElimina