lunedì 24 maggio 2010

Scarpe lucide.

Il ragionier Turrini era una di quelle persone che come le vedi, pensi: questo è un ragioniere. Aveva sempre le scarpe perfettamente lucide, con qualsiasi tempo e in qualunque posto andasse. Era una di quelle persone che non si sporcano mai. Hai presente quelle persone che se anche gli fai fare un lavoro in cui c'è da sporcarsi tantissimo, loro restano sempre impeccabili? Ecco, lui era così.

Il ragionier Turrini era quello che "teneva l'amministrazione". Quello che le signore anziane come le mie nonne, guardavano con ammirazione perchè "aveva studiato", quello che "sa far di conto". Per queste signore anziane, la parola del ragionier Turrini era legge. Se il ragionier Turrini diceva qualcosa, era come bestemmiare, se lo si metteva in dubbio.

Ma sei impazzito? Lo ha detto il ragionier Turrini. Ne vuoi sapere più di lui?

Per la mia nonna integralista cattolica, nonna Natalìa, solo Dio e il Papa erano più credibili del ragionier Turrini. Mentre invece, per mia nonna Margherita, il ragionier Turrini era il più credibile in assoluto. Si, anche più di Dio e del Papa.

Mio babbo guardava il ragionier Turrini con sospetto, ma mica per gelosia, mica pensava che il ragioniere avesse strani pensieri su mia mamma, ci mancherebbe. Era che una volta lo vide in piazza che raccoglieva firme per la Democrazia Cristiana e quando rientrò a casa, disse: ho visto il ragionier Turrini che raccoglieva firme, io lo sapevo che era democristiano. Si vedeva.

Allora mia mamma, che era una che non voleva far polemiche, disse: non importa, è comunque una brava persona. E' vero -disse mio babbo- una brava persona democristiana. E addentò il cosciotto di pollo che aveva nel piatto.

Il ragionier Turrini venne travolto sulle strisce pedonali da una macchina, esattamente lo stesso giorno della strage alla stazione di Bologna, il 2 agosto del 1980. La notizia fece presto il giro delle sue fans, quelle dai settanticinque in su, per capirsi e gettò nella costernazione mia nonna Natalìa che sotto sotto, del ragionier Turrini era sempre stata un po' innamorata. Almeno credo, diciamo, ma non potrei giurarlo.

-Oddio che tragedia, oddio che tragedia. Ed ora che si fa?

-Vabbè nonna, non è che il ragionier Turrini ci dava da mangiare. Dispiace chiaramente, ma d'altra parte a Bologna ne sono morti un centinaio.

-Tu non capisci. Il ragionier Turrini, ti rendi conto?

-Mi rendo conto, nonna. Lo hanno preso in pieno sulle strisce. Che vogliamo fare?

-Ci vorrebbe la pena di morte, ecco cosa ci vorrebbe. Accidenti a chi ha inventato le automobili.

In quel momento rientrò mio babbo:

-che è successo?

-E' morto il ragionier Turrini, babbo.

-O porca mignotta. E come è successo?

-Lo hanno preso sulle strisce pedonali.

-Ma pensa te. Poveraccio, che brutta fine.

Ci sedemmo a tavola e le mie due nonne erano silenziose e non toccarono quasi cibo. Mio babbo invece mangiò come un lupo, mentre mia mamma si lamentava a voce alta del fatto che il detersivo era aumentato di cinquanta lire.

Io mangiai e preparai la roba per andare al mare.

12 commenti:

  1. ma quando l'hanno arrotato, il vestito si è sporcato almeno un po'?

    RispondiElimina
  2. Era la nonnina integralista cattolica che auspicava la pena di morte?...Però!:-)

    RispondiElimina
  3. Sto computer fa come gli pare avevo commentato e non è apparso.Vabbè la riscrivo , non sia mai che non ci dormi.Avevo scritto:era la nonnina integralista cattolica che auspicava la pena di morte? :-)

    RispondiElimina
  4. Io beh volevo solo chiedere se aveva su le scarpe lucide. Chè secondo me non le aveva, aveva un paio di scàrp del tènis. Ecco.

    RispondiElimina
  5. Sillabari; -Consuetudine-

    RispondiElimina
  6. se ti capita di morire mentre muoiono in tanti tutti insieme ti va veramente di sfiga, perchè quella data, non corrisponderà a quella della tua morte, bensì a quando sono morti tutti quelli...
    Ovvero, se non fosse morto quel giorno, ti saresti ricordato in che data si è fatto arrotare?

    RispondiElimina
  7. Ogni volta che si celebrano ricorrenze di eventi funesti mi ricordo esattamente cosa stavo facendo nel momento in cui apprendevo la notizia... dal rapimento Moro, alla strage dell'itavia a Ustica a quella della stazione di Bologna...
    E mi chiedo sempre se questo valga anche per altre persone, anche se non direttamente coinvolte nell'avvenimento...
    Scoont

    RispondiElimina
  8. Il ragionier Turrini è stato pensato e rimpianto... dalle tue nonne... non è poco, se ci pensi non è da tutti e non è affatto poco.

    RispondiElimina
  9. Mi sembra una scena da Ogni cosa è illuminata, l'ultima...

    RispondiElimina
  10. Anch'io vorrei morire con le scarpe lucide. E anche con le unghie laccate di rosso, per vezzo. E se mi riuscisse gradirei che quel giorno non morisse nessuna celebrità né ci fosse un avvenimento nefasto. Ho finito. no.snob

    RispondiElimina
  11. @Dantès: Uhm. E' un bel quesito, questo. Sarei portato a credere di no. Secondo me, è rimasto pulitissimo e perfettamente in piega.

    @Marina: curioso, vero? Mi è capitato anche nel corso degli anni di notare sta cosa. Persone devotissime, che non esiterebbero a sterminare metà razza umana. Dopo essere andati a messa, chiaramente. :-)

    @CharlieB.: impossibile. Credo che il ragionier Turrini non concepisse una scarpa diversa da quella classica. Perfettamente lucida, ovviamente.

    @Anonimo: il tuo commento mi è ostico. A mia discolpa, il fatto che ho lavorato di notte e sono sveglio da un quarto d'ora. Non che poi la situazione migliori molto, sinceramente, ma insomma.

    @Amore_immaginato: hai ragione. Direi che non lo avrei ricordato. Però avrei ricordato le sue scarpe.

    @Scoontrosa: io ricordo esattamente cosa stavo facendo quando hanno rapito Moro e quando lo hanno ucciso. Di tutti gli altri eventi funesti, ho ricordi vaghi. Non so perchè mi sia rimasto impresso proprio Moro. Mah.

    @LuceNera: dalle mie nonne e da tutte le signore anziane che lo conoscevano. Il ragionier Turrini ha lasciato ricordi indelebili. E sono d'accordo, che non sia affatto poco.

    @Miss: azz. Lo sai che non saprò mai di cosa si tratta, vero? :-)

    @No.snob: credo che il ragionir Turrini non avesse le unghie laccate di rosso. Sulla lucidità delle scarpe, invece, sono pronto a giurarci.

    RispondiElimina
  12. Qui a bologna il 2 agosto è sentito fortemente. credo che sia per via del ragionier turrini, non mi so spiegare altrimenti le molteplici commemorazioni.

    RispondiElimina