venerdì 29 giugno 2012

L'ultima volta che abbiamo perso con voi, eravamo alleati. (citazione dello striscione più bello di sempre. Germania 2006).


Secondo me, i tedeschi ci sognano la notte, a noi italiani.
Oh, tutte le volte questi prendono gli schiaffi. Tutte le volte fanno come i pifferi di montagna: partono per suonare e tornano suonati. Poi si, quando non conta, una gliela lasciamo vincere, ma quando c'è in palio qualcosa, suona a morto, per loro.
Prima di giocare li vedi belli tronfi, per le strade del paese che ospita la competizione, col boccale di birra in mano, i baffetti da sparviero, che se la cantano e dicono cose alla telecamera che li inquadra. Io non so cosa dicano, ma presumo che ci prendano per il culo. Poi dopo la partita, li inquadrano sugli spalti, con le pupille fisse sul campo vuoto, con le loro coppe di cartone che dovevano essere pronte per l'occasione e che invece sono il solo trofeo che possono portarsi a casa. 
Allora ce la menano che in fondo il calcio è solo un gioco e che quello che conta è altro. Che loro sono il traino di questa Europetta che "vuol far l'americano", ma che boccheggia sotto i colpi di una crisi che non è stata capace di prevenire ne tantomeno di scongiurare.
Capirai che vanto, essere "il traino" di un continente che sta letteralmente morendo di fame. Come disse quel tale: in un paese di ciechi, anche un orbo ha una vista d'aquila. Chi s'accontenta gode, insomma.
Ed ora, amici (?) tedeschi, tornatevene pure nella vostra opulenta nazione e guardateci giocare la finale, che magari perderemo pure, giusto per farvi godere un po', perchè i perdenti, i veri perdenti se non possono gioire per le proprie vittorie, gioiscono per le sconfitte altrui. Esultate per l'eventuale sconfitta dei mangiaspaghetti, dei mafiosi, di quelli pizza e mandolino, di quelli che tutte le volte che li incontrate ve le suonano di santa ragione.
Esultate, accanto alle vostre coppe di cartone, che torneranno buone per la prossima volta, per il prossimo torneo.
Sempre se non ci incontrate di nuovo. 
Che poi, diciamolo, chi porta i sandali coi calzini, non può vincere gli Europei.
Auf wiedersehen.

8 commenti:

  1. non si commenta un post perfetto.
    Non si può.
    Onore a te evaso, e alle tue analisi a cui nulla bisogna aggiungere.

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    1. Ti ringrazio. Certo se poi la finale ce la fanno giocare contro i marziani, c'è poco da fare. Ma d'altra parte per perdere una finale, bisogna arrivarci, ti pare?

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  2. io li porto senza (i sandali, dico) ma a calcio sono una pippa, lo sanno anche i sassi

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    1. Ma guarda che il fatto che io abbia giocato vent'anni, non esclude che lo sia anch'io, una pippa. Se non lo ero, a quest'ora stavo in televisione a fare i famosi "commenti tecnici", espressione carina per dire "dì pure quel cazzo che ti pare, che tanto a chi guarda la partita non gli frega una mazza di quello che dici".

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  3. Pensa la gioia che proverò io quest'estate quando orde di tedeschi tristi sbarcheranno a Cagliari con i loro bei calzini bianchi dentro i sandali.

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    1. Prendili per il culo, che quelli rosicano come matti. E se ti dicono che sono il traino, dagli un euro e digli di andare a prendersi un caffè come si deve.

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  4. Sì, arrivo a giuochi fatti, quindi non vale. Però a me il faccione tronfio di Platini ha pesato dippiù del muso ingrugnito di donna AnGHEla.

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    1. Azz. Platini è gonfio come un papero. Quello quando perdiamo si fa la pipì addosso senza accorgersene, da quanto è contento.

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