sabato 30 marzo 2013

Celo celo manca.


Eccomi, eccomi.
No, è che in questo periodo le cose non vanno come vorrei che andassero e allora, siccome io sono uno che quando le cose non gli vanno come vorrebbe gli viene l'apatia, non mi sono più fatto vivo su questi lidi.
Ma sto bene, diciamo. Almeno fisicamente, che, ridiciamolo, è la cosa più importante.
E insomma, ne son successe di cose in questi ultimi tempi. 
Grillo ha vinto le elezioni, il governo però pare che non lo voglia fare nessuno. Il Berlusca e Bersani son sempre lì che si leccano le ferite, ma, come regola vuole, strepitano che sono più forti di prima e blablabla. 
ll Papa si è dimesso. Azz. Io mica lo sapevo che il Papa si poteva dimettere. 
Io credevo che uno era Papa e restava Papa finchè non moriva. Invece no, invece ci si può anche dimettere. E poi c'è il Papa nuovo, che piace a tutti e che ha la faccia di un prete qualsiasi, che pare sia capitato lì per caso. Ci hanno fatto pure l'album delle figurine, del nuovo Papa. Io mica l'avevo mai visto un album delle figurine del Papa. Bello. Mi immagino i discorsi dei bambini: senti, ti do un camerlengo e un vescovo, me lo dai un cardinale?
Ai miei tempi si scambiava Boninsegna con Gigi Riva. 
E insomma, Grillo. Io non l'ho votato, Grillo. Per la prima volta da quando mi hanno dato la possibilitò di votare, non ho votato nessuno, ho annullato la scheda. Lo so, è una cosa che non andrebbe fatta, che sa tanto di qualunquismo, ma davvero, in questo momento non mi sento rappresentato da nessuno di quelli che son lì a rubarci i soldi e a mangiare il pane a tradimento. Qualcuno, non ricordo chi, ha detto che Grillo gli sembra uno di quei santoni filippini ai quali ti rivolgi quando hai perso tutte le speranze. Io non lo so se Grillo è un santone filippino, io so che salire su una sedia e gridre che tutto è uno schifo è abbastanza semplice, più difficile è fare qualcosa per far si che tutto questo schifo finisca. Mi intimoriscono anche certi discorsi che ho sentito, tipo: ma si dai, voto Grillo, tanto peggio di così non può andare. Vero. Ma sentivo lo stesso discorso anche vent'anni fa, quando si candidò Berlusconi. 
Mah. Vediamo che succede, dai.
E poi niente, e poi le solite cose. L'arrivo dell'ora legale, della Pasqua (a proposito, auguri), la pioggia che cade ininterrottamente da giorni, il mercato del sabato, qualcuno che se ne è andato per non tornare più, altri che sono tornati senza averne la voglia e il mondo che continua a girare, con noi aggrappati come su una giostra impazzita, sperando di non mollare la presa.
Però è bello esserci. 

12 commenti:

  1. Prima di tutto: finalmente, che uno si preoccupa.

    Anche io non sapevo che un papa potesse dimettersi, non foss'altro per il fatto che viene a cadere il detto "morto un papa se ne fa un altro"
    E' come scardinare le certezze.
    Auguri anche a te mio caro evaso.
    E, per favore, evita di far passare mesi prima di riscrivere, che magari le cose tue non vanno come vorresti, ma a me me lo risollevi molto assai il morale.

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    1. Ci provo, dai. E' che già sono pigro di natura, se poi, per qualche motivo, mi girano anche un po' le palle, scrivere diventa complicato. Ci provo.

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  2. Ciao, bellissim'uomo :-) La faccenda del Papa... sai, devi esserti confuso con Andreotti; lui sì, dev'essere nato con la sedia da senatore attaccata al culo e ce l'ha ancora là, nei secoli dei secoli e fino alla fine dei secoli: ai Papa gli fa un baffo, anzi due.

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    1. Ma è sempre vivo Andreotti? Azz. Che uno mica gli augura la morte, pover'uomo, ma insomma...questo a Matusalemme lo prende di tacco.

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  3. e poi niente, è bello leggerti di nuovo. e ha ragione A_i, devi scrivere più spesso

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    1. Ti ringrazio. Vedrò di provvedere, che di cose da dire ne avrei anche tante, ma tante. Magari un giorno, con calma, le dico tutte.

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  4. Do ragione ad Amore, uno si preoccupa.
    Che comunque c'era anche una piccola possibilità che Riva non venisse mai a giocare a Cagliari.
    Che centra? Non so, ho letto Riva e tutte le volte che lo leggo mi emoziono e devo parlare di calcio.

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    1. Ti capisco benissimo. Mi capita lo stesso con Antognoni. :-)

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  5. Ogni tanto capito su questa pagina ed è sempre un piacere leggerti. E poi alle urne ho fatto come te,per gli stessi motivi.
    Ti abbraccio.

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    1. Ciao Anna. Hai fatto bene (secondo me, ovvio), che una volta tanto, fregarsene un po' non ci uccide sicuro.

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  6. Uè beleè siam tornati a distanza ravvicinata, mi commuovo quasi. E comunque io c'avevo vagonate di Cuccureddu e nessuno che me lo scambiava mai! E già da allora, solo delusioni. ;)

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    1. Azz. Una volta Cuccureddu mi mancava per finire l'album. Mi costà centocinquanta doppioni e due fumetti dell'Uomo Ragno. Bei ricordi.

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