giovedì 30 maggio 2013

L'uomo che dava risposte perfette.


Alessandro non era credente. Non era credente però andava tutte le domeniche alla messa. Non ne saltava una. Arrivai persino a pensare che lo facesse perchè magari alla messa ci andava qualche tizia di cui si era invaghito, anche se pensavo che la chiesa non fosse propriamente il luogo più adatto per rimorchiare. Però passavano i mesi e di donne accanto ad Alessandro neanche l'ombra. Allora glielo chiesi: senti un po' Ale, spiegami una cosa: ma come mai, tu che non sei credente, vai tutte le domeniche alla messa? Lui disse: perchè mi piace l'odore.
Non ho avuto bisogno di chiedere altro. Era semplicemente una risposta perfetta. E quando ti viene data una risposta perfetta, chiedere ancora, voler sapere, indagare, non fa altro che rischiare di rovinare la perfezione. Quando ti viene data una risposta perfetta devi solo essere soddisfatto e devi capire di essere stato fortunato perchè quella risposta sia stata data a te. Devi prendere atto di essere quasi un prescelto. 
Certe risposte sono come la mortadella appena tagliata, fra due fette di pane appena sfornato. Sono la risposta definitiva al "chi siamo e dove andiamo".
Sono l'anello di congiunzione fra l'uomo e qualcosa di divino che forse non esiste, ma che se esistesse risponderebbe esattamente così.
Sono passati più di venti anni, da quando gli feci quella domanda. Alessandro ora continua a non essere credente, ma alla messa non ci va più perchè dice che, alla lunga, anche certi odori stancano.
Ora crea bonsai. Va nei boschi, prende piccoli rami e li pianta in dei vasetti rigorosamente rossi. Dice che il vaso rosso ha il suo perchè.
Magari fra una decina d'anni, mentre mangeremo insieme un panino col lampredotto, gli chiederò perchè il vaso deve essere per forza rosso e forse riceverò un'altra risposta perfetta.
Non prima di dieci anni, però, perchè credo che trent'anni sia il lasso di tempo giusto, fra una risposta perfetta e l'altra. 

5 commenti:

  1. Quindi va meglio a noi che ti leggiamo che per avere la fortuna di godere di un post perfetto non dobbiamo attendere tanto.

    RispondiElimina
  2. Come i trenta giorni tra un post perfetto e l'altro? C'è un continuum tra l'arcobaleno di sapori e odori scaturito dalla foto della bimba col seggiolone e quel tuo panino con la mortadella: sono arrivata qui ripensando proprio a quello e ne ho trovato uno appena fatto :-)

    RispondiElimina
  3. What's up, after reading this remarkable article i am as well happy to share my knowledge here with friends.

    My page - place to buy twitter

    RispondiElimina
  4. This article will assist the internet users for creating new website or even a blog from start to end.


    Here is my web site - twitter

    RispondiElimina
  5. Allora è giusto faticare un po' per trovare i post perfetti...

    RispondiElimina