lunedì 10 agosto 2009

No, è che dopo che ho lavorato di notte, mi ci vuole qualche giorno a riprendere il ritmo regolare. Tanto per dire.

L'ottimismo è quella cosa che tu sbatti la testa in qualche spigolo, ma sei felice perchè in fondo potevi essere travolto da una valanga ed invece hai solo sbattuto la testa nello spigolo. E' un po' come la cosa del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Solo che lì non si tratta di essere ottimisti o pessimisti, lì si tratta di vedere quanta sete hai. Che se ne hai molta, il bicchiere lo vedi mezzo vuoto, se invece il bicchiere ti serve per fare lo splendido con una che ti vuoi portare a letto, allora può anche essere mezzo pieno. Dipende dalle priorità, insomma.

L'ottimismo spesso ti fa essere un tantino imbecille, diciamolo. Solo che l'ottimista a tutti i costi è sempre ben visto, ispira fiducia, è un inno alla positività. Il pessimista invece, vive circondato da nubi, sta sempre per piovere dalle parti del pessimista e se non piove, puoi esser certo che arriverà un terremoto. L'ottimista, se gli dicono che ha il cancro, risponde: vabbè, dai..guarda che splendido sole c'è oggi. Il pessimista invece, se si alza e gli fa male un gomito, pensa: cazzo, ho il cancro alle ossa. L'ottimista se rientra in casa e trova sua moglie che si fa ingroppare dal salumiere pensa: quantomeno avrò lo sconto sulla mortadella. Il pessimista di contro, se va dal salumiere a prendere la mortadella e il salumiere gli abbuona due centesimi, pensa: lo vedi? Si fa trombare dal salumiere, la puttana.

In pratica, se ci fai caso, all'ottimista gli succedono le peggio cose. Che poi lui le viva serenamente, va da se, ma gliene capitano di tutte. Al pessimista invece, non succede mai un cazzo. Magari poi, lui si complica la vita con congetture ed imminenti catastrofi, ma fondamentalmente non gli succede mai nulla.

Volendo, tutto questo ha una sua morale, ma insomma, non è che posso star qui fino a domattina, dai.

Se la cerchi sta lì, lì sul divano. O sul tavolo, ora non ricordo bene.

La morale, dico. Sta lì. Poi rimettila al suo posto.

8 commenti:

  1. è come quelli che non rispettano la legge e non li becca nessuno... poi arriva uno che si dimentica di pagare una bolletta e tracccc, la paga anche per gli altri. e aggiungo poi che le bestie grame non muoiono mai... o giù di lì :-O Nora (so fare una torta al cioccolato che è la prova dell'esistenza di Dio... ;-))

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  2. Io mi sono reputata sempre un'inguaribile ottimista.
    Ma dopo aver letto il post, mi sto terribilmente sui coglioni!

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  3. La morale è sempre quella: fai merenda con girella!

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  4. Ennò, mi fai venir voglia di essere pessimista. E invece io non voglio esserlo, che poi si vede tutto grigio topo, e io preferisco l'arancione esagerato! (La torta te la farò maVVone, tranquillo)

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  5. Allora ho un gran culo ad essere pessimista...a no!? Klaire

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  6. Dopo un po che le cose mi girano bene mi sento ottimista e viceversa. Sono strana? Manu

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  7. @Noraa: la vera prova dell'esistenza di Dio sarebbe la Fiorentina che vince campionato e Champions League, per cui non ci sperare troppo.
    :-)

    @Amore_immaginato: ci vuole la giusta dose per tutto. Io tendo invece, al pessimismo cosmico, ma sono anche consapevole che potrei morire mentre sto facendo sesso. Lo vedi? La giusta dose.

    @Simonella: esatto, Con girella non si sbaglia mai. Dicevo...ma "Simonella"?...no perchè qui ogni tanto passa anche una "Simonetta".
    Non è che sei tu, che nella fretta...eh? Oh, se poi sei davvero Simonella, va bene lo stesso, ci mancherebbe. Era giusto per chiedere.

    @CharlieB.: l'arancione è un bel colore, in effetti. E volendo, si intona anche col marrone della cioccolata, che come ben saprai, va su tutto. La cioccolata, dico.

    @Klaire: non lo immagini nemmeno, il culo che hai. Noi pessimisti non ci facciamo mai cogliere di sorpresa. Nemmeno la peggiore delle catastrofi, ci coglie impreparati.

    @Manu: no. Sei tendente all'ottimismo cauto. Dall'ottimismo cauto si può guarire. E si deve guarire. Perchè attenzione: l'ottimismo cauto ha un corso subdolo. Si comincia col credere che non pioverà e si finisce col convincersi che quando l'asteroide colpirà la Terra (perchè la colpirà) noi saremo i soli a salvarsi.

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