martedì 11 maggio 2010

In nomine patris.

Non ho mai scritto niente in questo blog di tutta quella brutta cosa dei preti pedofili e blablabla perchè mi sembrava che personaggi assai più autorevoli di me (e ci vuol poco ad essere più autorevole di me) ne avessero già discusso in abbondanza, dicendo cose anche un tantino scontate, che sarebbe poi una maniera più gentile di chiamare le cazzate. Ho seguito con curiosità mista a divertimento puro, tutto quello che è stato detto dal clero per cercare in qualche maniera di arginare un fatto che solo chi vive in una cassapanca poteva non sapere. Parliamoci chiaro: sono secoli che queste cose succedono, sono sempre successe. Solo che ora (ogni tanto) ce le dicono.

A me però fanno sempre tenerezza quelli che si battono per le cause perse. Io quelli, li trovo quasi poetici.

Leggevo su un quotidiano di qualche giorno fa, un'intervista a Claudio Magris, che presumo sia un signore intelligente. E Claudio Magris diceva che accusare i sacerdoti di pedofilia, sarebbe come accusare i rumeni di stupro. E' una generalizzazione insensata.

Assolutamente vero e giusto.

Ma un particolare non indifferente, secondo me, non dovrebbe sfuggire:

il governo rumeno non ha coperto per secoli i reati di stupro commessi dai suoi connazionali, in qualsiasi parte del mondo.

Cosa che invece la chiesa ha fatto regolarmente.

E non mi par cosa da sottovalutare.

5 commenti:

  1. Commentare questo post è difficile.L'argomento è serissimo.La pedofilia è qualcosa di aberrante,compiuta da un membro di chiesa è schifoso.Chi assolve i peccati di colui che assolve?Se non quella Chiesa che nasconde un prete(pedofilo)perchè anziano.Quella Chiesa che permette a un pluriomicida di venire seppellito in una basilica(leggi"caso De Pedis").E dello IOR,di Marcincus,del caso Calvi?
    L'avevo detto commentare questo post è difficile.

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  2. Dettagli... si tratta di dettagli... :-((((((((

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  3. Beh, beh... l'argomento è molto serio... tra l'altro magris.. anche lui è seriamente brutto.

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  4. @Marina: basterebbe chiamare le cose col loro nome. L'omertà è tipica della mafia, mi pare. Un tale che sa e non parla è "omertoso", secondo il pensiero comune. E qual è la dfferenza fra esserlo con la coppola, o esserlo, vestito di bianco? Discorso lungo, dai. E soprattutto inutile, che tanto alla fine, ognuno resta con le proprie idee.

    @LuceNera: ma si, dai. E' che spesso a certi dettagli ci si fa caso. O anche no, se non si vuole. Dipende, insomma.

    @Arance: in effetti hai ragione. Non è che sia proprio un Adone, Magris.

    @Miss: grazie, grazie. Ma mettetevi pure comodi, ci mancherebbe.

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