giovedì 23 settembre 2010

Spero che ritorni presto l'era del cinghiale bianco.

Quando sei molto giovane, sei convinto di essere anche molto furbo e credi di poter prendere per il culo quelli più vecchi con irrisoria facilità. Dico questo per esperienza diretta, nel senso che io ero così. Credevo che ogni cosa dicessi, tutti se la bevessero senza accorgersi che li stavo prendendo in giro. Invece, molto probabilmente, non avevano voglia di discutere, o la cosa non era abbastanza seria per riempirmi di botte.

Tipo quella volta che avevo fatto buca a scuola e, alle dieci del mattino, beccai mio babbo che usciva dalla posta. Lui disse: che ci fai qua? Come mai non sei a scuola? Ed io, con la faccia come il culo, risposi: i professori sono in assemblea. Lui disse: Ah. Vabbè. Ci vediamo più tardi, allora. Ciao.

Io pensai: ammazza quanto sono furbo. Ci ha creduto senza battere ciglio. Sono proprio un genio del male. E mi sentii quasi in colpa. Non tanto per aver bucato la scuola, figurati, ma per aver preso in giro una persona "vecchia", per essermi approfittato in quella maniera di una persona ormai, secondo me a quel tempo, con il cervello in pappa. Tornai a casa e quando mio babbo rientrò per il pranzo, la prima cosa che disse a mia mamma fu: senti un po', ma siamo sicuri che questo ragazzo a scuola ci vada? Mia mamma mi guardò e disse: certo che ci va. Altrimenti come l'ho messo al mondo, ce lo levo. Vero che ci vai? Io dissi: certo che ci vado. Dove volete che vada? Ma le mie certezze sull'essere un genio del male cominciarono a vacillare. La cosa, fortunatamente, finì lì senza che i miei indagassero oltre. Almeno così credevo. Dopo tre o quattro giorni eravamo a tavola e mia mamma disse: ho chiamato a scuola. Per quale motivo i professori l'altro giorno erano in assemblea? A quella domanda capii che il mio cervello aveva cinque secondi di tempo per:

1- trovare una motivazione adeguata.

2- trovare una scusa al fatto che non c'era stata nessuna assemblea. Perchè era palese che i miei erano ormai a conoscenza della cosa.

I cinque secondi non furono sufficienti per trovare una risposta, per cui riuscii solo a dire: no, è che....

Mio babbo, con una calma inquietante, disse: lo sai perchè non ti ammazzo di botte? Primo perchè non ti ho mai toccato con un dito e secondo perchè una persona o l'ammazzi al momento, o non l'ammazzi più. Ti è chiaro?

Io dissi: si, credo mi sia chiaro. E lui: non lo devi credere. Devi esserne certo.

Lo sai perchè mi è tornato in mente questo episodio? Perchè ho beccato un ragazzino che abita da queste parti, con una canna in mano e alla mia osservazione: ma che è questo odore strano? ha risposto: no niente, è una sigaretta turca. Mi ha portato un pacchetto un amico che è stato a Istanbul. Io ho detto: ah. E me ne sono andato.

Credo che lui ed i suoi amici mi prenderanno molto per il culo, per qualche tempo, ma non è importante. La cosa che importa è che i giovani abbiano delle certezze, per poter crescere psicologicamente forti. E l'essere furbi (o quantomeno credere di esserlo) è una di quelle certezze.

7 commenti:

  1. Io non voglio rovinare questo post con un commento inadeguato...
    è talmente bello che ti basti saperlo...

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  2. Però, ascolta, fra un 4/5 giorni, devi ripescare il pischello e fargli capire la lezione. Come fece il tuo babbo con te.

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  3. Avendo due figli in età adolescenziale conosco fin troppo bene la situazione.Quei sorrisetti e quelle strizzatine d'occhio che si fanno, come a dire:facciamocela credere.
    Mi fanno tenerezza e penso che adesso è il loro tempo.
    Una frase, non mia, che ripeto loro è:quello che tu sei io ero,quello che io sono tu sarai. Marina

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  4. Certo, i giovani DEVONO avere delle certezze, ma DEVONO anche ASSOLUTAMENTE essere smentite...
    Il momento in cui ti crolla davanti alla faccia da ebete la certezza e ti rendi conto di essertelo preso nel deretano è il momento più didattico della vita di un giovane...
    Secondo me!

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  5. Credere di essere furbi, ma solo per un po'.. giusto il tempo per capire che, a volte, i "vecchi" non sono così rimbambiti come sembrano. Non che siano più furbi, semplicemente ci sono già passati. :-)

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  6. Mai avuta, quella certezza dico. Mi sono autosgamata subito, perchè quando c'ho provato a prendere per il culo mio padre che continuava a ripetermi di non masticare la pillola verde lucida... e lui s'era dimenticato che quel giorno lì me l'aveva già data e quando m'ha chiesto L'hai già presa la pillola oggi? io ho fatto la furba e gli ho detto No, così lui me ne dava un'altra e finalmente potevo masticarla e capire che c'era dentro... beh, lui non si è accorto di niente. Ma il di dentro della pillola faceva schifissimissimissimo e manco potevo sputarlo. Ecco. Questo episodio è come la Genesi.
    Tua mamma mi piace. E tuo papà pure. I ragazzi, fantasiosi, ma un po' baiocchi :-)

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  7. @Amore_immaginato: ed io ti ringrazio.

    @CharlieB.: dici? Uhm. Ma io mica son bravo a fare le paternali, sai. Casomai gli faccio capire che tanto idiota non lo sono. Un po' si, forse, ma non tanto.

    @Marina: è vero, fanno tenerezza. E magari neanche pensano che uno da certe cose ci è già passato qualche anno prima.

    @Dautretemp: anche questo è vero. E' una scuola di pensiero interessante la tua, devo dire.

    @LuceNera: appunto. Ad ognuno il suo tempo, diceva mio nonno. E visti quelli che corrono, una canna non è poi il peggiore dei mali. Si limitassero a quella....

    @Miss: io invece credevo di essere molto furbo. Ma proprio tanto. Diciamo anche che ho avuto un gran culo. Oltra ad aver fatto discrete figure di meda, chiaramente.

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