venerdì 23 marzo 2012

O tempora o mores.

Siamo arrivati ad un punto che bisognerebbe cambiare certi modi di dire.

Ci stavo giusto pensando l'altro giorno. L'espressione vergognarsi come un ladro andrebbe cambiata. Oggi infatti i ladri mica si vergognano più. Anzi, spesso vanno in televisione, pontificano, hanno pure il coraggio di fare la morale a te, se magari non paghi il canone rai.

Ti racconto una cosa, và.

Una volta, tanti anni fa, ero un bambino ed avevo un gatto. Uno dei tanti che ho avuto. Un bel gattazzo di nome Tapuacia (è un nome strano, lo so, ma ha, anzi, aveva un suo perchè) che era amico dei miei due cani, Missile e Duilio. Allora una volta la mia mamma mi disse: vai alla coop e prendi due scatolette di mangiare per il gatto, che mi sono dimenticata e mi diede due soldini. Io andai alla coop e le presi, poi andai alla cassa e pagai. Poi non so com'è, sbagliai ad uscire, in pratica invece di passare dall'uscita, uscii passando da dove ero entrato. Ma che vuoi che ne sapessi, avevo si e no nove anni. Insomma, mi ritrovai fuori e per me era finita lì. Ad un tratto mi sentii afferrare per le spalle e girandomi, anche leggermente impaurito, mi trovai a due centimetri dal naso il direttore della coop che mi urlava cose tipo: cosa hai in mano, eh? Le hai rubate le scatolette, vero? Vieni qua che chiamo i vigili. Io non sapevo che dire, ero piccolo e non mi venne in mente di fargli vedere lo scontrino. Già mi vedevo in galera ed avevo paura. Passò di lì un vigile e vedendo un po' di trambusto si avvicinò chiedendo spiegazioni. Il direttore disse che avevo rubato le scatolette ed il vigile mi chiese se era vero. Io dissi di no. Allora mi prese gentilmente per mano e mi portò di nuovo dentro, chiedendomi: a chi le hai pagate? Io indicai la signorina alla cassa che confermò il mio pagamento. Mi lasciarono andare e tornai a casa piangendo. Mia mamma mi chiese che era successo. Le raccontai tutto e lei, che era una che a queste cose ci teneva, lasciò il sugo sul fuoco e disse a mia nonna: pensaci te al sugo, io torno subito. Andò alla coop e chiese del direttore. Non so cosa gli abbia detto, nè come glielo abbia detto, ma presumo che fosse leggermente alterata. Infatti la sera stessa, il direttore della coop venne a casa nostra e mi portò una bella automobilina radiocomandata, che però mia mamma non accettò e gli disse: i regali li compri ai suoi di figli, al mio ci penso io. Lui disse cose tipo ma signora, suvvia, sono cose che capitano, ma mia mamma non volle sentire ragioni. Niente automobilina.

Poi, con gli anni, sia io che mia mamma siamo diventati soci coop. Questo per dimostrare che noi siamo sempre stati una famiglia che non serba rancore.

E niente. Ai miei tempi ci si vergognava davvero di essere ladri. Credimi, ci si vergognava proprio tanto.

10 commenti:

  1. Sarà, ma io mi vergogno ancora adesso, che quando suona l'antitaccheggio senza motivo, mi sento una merda.
    E non perchè stia cercando di fottere qualcosa, ma perchè penso che gli altri possano pensare che lo stia facendo.

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    1. Succede anche a me, in effetti. E pure io, quando mi succede, alzo le mani come per far vedere che non ho rubato niente. Allora arriva la signorina, mi guarda con sospetto e mi fa andare via.

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  2. Ricorderò sempre (e per il buco che ho per memoria è molto) quando da bimba fregai dai cestelli dell'oratorio feriale delle verdurine di plastica per giocar al mercato. Che noi si era bimbi sempliciotti. Il pomeriggio, con una canicola da quarantagradieppiù, mi precipitai a riportarle cosparsa di cenere non solo sul capino. E ancora adesso mi sento una suprema merdaccia!

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    1. Eh, lo so. Io una volta rubai due biro alla cartoleria. Tornai dopo qualche mese e dopo avergli detto che il giorno prima avevo preso due biro senza pagarle perchè avevo dimenticato i soldi a casa, gliele pagai. Un ladro divorato dai rimorsi, praticamente.

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  3. Ai tempi in cui era "di moda" l'esproprio proletario anche io per non essere da meno mi appropriai indebitamente di una scatola di formaggini, che manco mi piacevano. Ovviamente scoperta mi sono talmente incasinata tra spiegazioni, rossori e singhiozzi che credo ridano ancora di me. Manu

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    1. Azz. Mi ero completamente dimenticato dell'esistenza dei formaggini. Ma esistono sempre? Erano buoni. Triangolari e morbidosi. Vado al supermercato. :-)

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  4. Bella, bellissima mamma e bei nomi per cani e gatti :-)

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    1. Belli i nomi, vero? Tapuacia era un acronimo di qualcosa che non ricordo. :-)

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  5. Credo d'essere dei tuoi tempi... no.snob

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  6. Altri tempi, si. Ma le cose, si sa, cambiano. :-)

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