giovedì 26 aprile 2012

Toro Seduto.


Ci fu un periodo che quando qualcuno mi chiedeva cosa avrei fatto da grande, io rispondevo il cow-boy. E non capivo cosa avessero da ridere. Fare il cow-boy mi sembrava un ottimo mestiere: tutto il giorno a cavallo diretto non si sa dove, ogni tanto una sparatoria, ogni tanto un duello a mezzogiorno in punto. Chiaramente davo per scontato che da sparatorie e duelli ne uscivo vincitore. Però, istintivamente, mi stavano più simpatici gli indiani. Io vedevo sti tizi tutti pitturati che ululavano come lupi e mi stavano simpatici. Mi stavano simpatici nonostante nessuno mi avesse detto come erano andate realmente le cose fra loro ed i bianchi e nonostante i vari film(s) del genere, li facessero apparire come i cattivi. Io però mi dicevo che se questi prendevano un soldato americano, lo legavano ad un palo e gli portavano via lo scalpo, un motivo ci dovesse essere. Mi dicevo: ma è mai possibile che uno ti vede passare e senza nessun motivo ti porta via lo scalpo? Insomma, c'era qualcosa che non mi tornava. Allora lo domandavo a mio babbo: babbo, ma come mai gli portano via lo scalpo? E lui rispondeva: perchè sono indiani. Non mi veniva granchè in aiuto questa risposta, devo dire, ma non insistevo oltre. E' sempre stata una mia prerogativa quella di accontentarmi, in genere, della prima risposta che mi viene data.

13 commenti:

  1. Tranne poi ..farti 2 milioni di domande dopo..a cui ovviamente non ti risponderai quasi mai, o meglio, ti risponderai, ma non potrai confrontare la tua risposta con quello che sarebbe stata la realtà...però anche a me son sempre piaciuti gli indiani, i " buoni" mi sono sempre stati un pò sulle balle ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero, ma gli indiani mica erano cattivi. Li hanno fatti diventare. Che se era per loro, sai che gli fregava di prendersi i capelli dei soldati. Loro erano là belli tranquilli che danzavano e fumavano, sai quanto gli fregava, a loro, del generale Custer.

      Elimina
  2. Ricorda che "non siamo mica gli americani, che loro possono sparare agli indiani". Il momento più alto, e unico, di Vasco Rossi. Poi è morto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo. Augurandogli altri duecento anni di vita, in silenzio, che ora non si può più sentire, diciamolo.

      Elimina
  3. Io mi accontento della prima risposta quando non ho voglia di litigare... ^___^ no.snob

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non ho mai voglia di litigare. Sicchè.... ^_____^

      Elimina
  4. Io ho sempre tifato per gli indiani.
    In generale, avendo sempre preso le difese dei più deboli, il fatto che dovessero combattere solo con le frecce contro i fucili, li poneva un paio di gradini più in alto sulla scala della simpatia.
    Comunque, al contrario di te, ho sempre caricato di "perchè" la risposta non soddisfacente, che spesso era seguita dal secondo perchè.
    Quando arrivavo al decimo, la mia mamma era solita dirmi "perchè è così e basta".
    Era quello il momento in cui mi rendevo conto di essere arrivata al limite!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non ho mai insistito, invece. I miei, ti dirò, erano pure molto pazienti, ero proprio io che pensavo che una risposta fosse sufficiente. E lo penso tutt'ora, confidando sempre nel fatto che chi mi risponde sia sincero.

      Elimina
  5. Avevo scritto qualcosa in rimembranza di altri scalpi maltrattati senza motivo, ma il cattivo dall'oltretomba ha fatto lo sgambetto al commento e con una magia nera lo ha eliminato.

    RispondiElimina
  6. Sono stata una bambina anomala lo ammetto ma io sognavo di essere portata via su un cavallo nero da un pellerosse con una corona di penne da far invidia a un pavone. Manu

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Era un bel sogno, direi. Diverso è più originale, del solito principe biondo-occhiazzurri-cavallobianco. Che diciamolo: quel principe là era pure un po' sfigato.

      Elimina
  7. Bud Spencer e Terence Hill.

    RispondiElimina